HO IMPARATO …

 

<<Sbagliare è umano, perseverare diabolico!>>

 

Questo è il proverbio

che mi veniva recitato

quando, da bambino,

un mio comportamento, da “altri“,

veniva giudicato …

 

Ora che Sono cresciuto,

dopo aver a lungo riflettuto ed osservato, dico:

 

<<Chi, nella vita,

quel concetto non ha ancora interiorizzato

sicuramente non conosce

il senso di colpa ed il peccato!>>

 

Ne deriva che, solo grazie all’esperienza

chiunque potrà elevare la propria coscienza

senza provare orrore per l‘errore,

poiché con la conoscenza

s’acquisisce la consapevolezza

che è bene perdonarsi

e male ripetere quell’azione

che ha portato nocumento a Sé

o ad altre persone …

 

È stato così, grazie al mio passato,

che anch’IO, alla fine,

ho semplice-mente imparato

che esiste un equilibrio

tra giusto e sbagliato!

 

 … DAI MIEI ERRORI …

“L’errore è un’esperienza universale: non esistono persone esenti. La finitezza e l’insufficienza fanno parte della natura umana. Ma integrare l’errore nella nostra vita non è facile. Integrarlo nella vita significa trovargli un posto, riconoscerlo, dargli un nome, senza che faccia troppo male. ‘Riconosco d’aver sbagliato; questo non significa che non valgo niente: significa solo che ho costatato un mio limite e questo m’induce ad essere realista e prudente, la prossima volta.’ Potersi parlare in questo modo sarebbe un segno di grande saggezza. Esiste un modo d’evitare che lo sbaglio commesso, per la realtà personale, si riveli devastante? Sicura-mente! Evitare il senso di colpa ed allenarsi a riconoscere il condizionato senso del peccato. Due realtà differenti, che si aprono a molteplici commenti. Il senso di colpa è un’irritazione con se stessi, perché il proprio comportamento non corrisponde alle proprie attese: si rimane delusi di se stessi, sorpresi dall’insorgere di atteggiamenti che si credeva di avere definitiva-mente dominato. Per esempio: Alessandro aveva deciso solennemente di smettere di fumare, ma dopo un po‘ di giorni si rende conto che sta ancora azionando la stessa ciminiera, dicendosi: ‘Non sono proprio capace di smettere!‘. Osservando attenta-mente si comprende che si tratta d’una reazione vissuta unicamente dal soggetto, tra sé e sé. Qui sta la differenza più importante tra il senso di colpa e quello del peccato. Nel senso di colpa la persona parla a se stessa, si irrita con se stessa, e questo può portarla al disprezzo di sé e, forse, alla disperazione. Nel senso del peccato affiora, invece, la necessità di chiedere scusa a qualcuno ed essere perdonato. Molto esposti, a vivere forti sensi di colpa, sono i perfezionisti, le persone abituate ad esigere da se stesse solo azioni perfette. Un capello fuori posto, una piega storta nel vestito, un piccolo sgarbo involontario … tutto questo diventa un dramma. Chi vive il senso di colpa manifesta spesso il desiderio di farcela da solo, con la conseguente delusione quando scopre di non essere all’altezza della situazione. Chi ha coscienza dei suoi limiti è, al contrario, capace di chiedere aiuto; sa di poter contare sempre sulla provvidenza. S.Agostino suggeriva una ricetta contro il rischio di essere catturato dai sensi di colpa: ‘Consegna il tuo passato alla misericordia del tuo D-IO, il tuo presente alla sua Grazia, il tuo futuro alla Sua provvidenza’.

LO SCRUPOLO

I latini chiamavano ‘scrupulum’ il sassolino nella scarpa, fastidio permanente che genera insicurezza ed irritazione. Lo scrupolo è un disturbo della serenità personale e trova spesso la sua origine in un eccesso, o esagerazione, di atteggiamenti in se stessi buoni e corretti, come la delicatezza, la precisione, il senso dell’ordine, il rispetto delle norme, il senso del sacro. Ciò che fa sì che questi atteggiamenti, di per sé buoni, assumano una forma patologica è il ripetersi ossessivo dell’azione, sempre più frequente, alla ricerca della perfetta esecuzione.

IL RIMORSO

Il rimorso presenta un indubitabile vantaggio: ci segnala che abbiamo compreso d’aver fatto un errore. C‘invita a chiederci: ‘Perché non sono contento di quello che ho fatto?'”

Pazienza, dico IO,  importante è l‘averci provato!

(Fonte: Mario Danieli S.I. “A che serve credere?“. © 2003 ADP 168-174, stralcio)

Testo che, ovviamente, in alcune parti, è stato modificato dallo scrivente

Informazioni su L'amico Mauro

https://astronascenteblog.wordpress.com/chi-sono/ ?
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5 risposte a HO IMPARATO …

  1. L'amico Mauro ha detto:

    A proposito di bambini …
    siccome Sono un’anima curiosa …
    https://amicidimauro.wordpress.com/?s=curiosa
    ho sentito dire che tra “loro” c’è chi ancora spera …
    nell’arrivo della magnifica, gloriosa,
    Nuova Era …

    NEW AGE


    😀

  2. orchideagialla ha detto:

    … “Lo abbiamo atteso a lungo questo momento, abbiamo sperato di esserci tutti per viverlo appieno. Ora è qui, eppure si tende a notare solo la bruttura senza considerare che oltre questo, qualcosa di immenso e meraviglioso sta accadendo.
    Il Nuovo Mondo è qui e si sta manifestando scrollandosi di dosso il vecchio, l’inutile, l’orrore che la mano umana ha messo in piedi per crogiolarsi nella propria ingordigia.” …
    https://fiammadivina.com/2017/09/15/il-nuovo-mondo-prende-forma-forgiando-il-nuovo-essere/

    Occorre avere pazienza, senza perdere la speranza,
    poiché tutto può cambiare in un solo istante …

    MIRACOLOSA-MENTE



  3. Daniele ha detto:

    Hai ragione, è così evidente
    che chiunque se ne convincerà,
    sicura-mente …
    🙂
    http://itachifan.iobloggo.com/625/-evidente

  4. gilgameshdisumer ha detto:

    Dunque è questo il tempo … (?!)
    Meno male, era ora,
    sono proprio contento,
    poiché se ne parla d’allora …
    ma non è ancora arrivato
    quel magico momento …
    https://gilgameshdisumer.wordpress.com/2017/09/13/allora/

  5. inconoscibile ha detto:

    Scusate se Ve lo dico ma, davvero, non si capisce niente …

    HO CAPITO!


    specialmente se a proposito del peccato e del serpente …
    http://serpente-piumato.blogspot.it/
    ci si sofferma a leggere quel che afferma certa gente …
    http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/la-contro-chiesa/850-gesu-si-e-fatto-diavolo

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