IMMAGINAZIONE

 

Si può … quindi perché non provare ad immaginare

che l’oceano (l’acqua) sia la nostra coscienza,

colei la quale già conosce il significato

della parola Amare celata nell’Essenza …

ma che esso si sia “adagiato”

nel punto più basso di quell’abisso …

dove la profondità è immersa nella totale oscurità …

e da dove, un giorno, riemergerà

dopo che ciascuno l’avrà raggiunto

sperimentando la propria realtà …

 

Bene! Ora seguitemi attentamente,

cosa accade quando scegliamo …

di sopprimere un’emozione?

 

<<Sentiamo freddo?>> Esattamente!

Si crea un gelo interiore che blocca il nostro cuore

ed ecco che appare l’iceberg …

che, per quanto grande …

rimane pur sempre una nostra creazione …

 

 

Questa è la mente!

Una piccola parte affiora in superficie

mentre il grosso è sommerso

nel suo ambiente naturale,

occorre comprenderlo, non c’è niente di male …

cosicché, dopo, meglio si potrà affrontare

qualsiasi evenienza

avendone fatta personalmente l’esperienza …

 

Ad esempio innamorandoci

e provando quel calore

tipico in chi, completamente,

riesce a lasciarsi andare all’amore …

 

Quindi, conseguentemente,

il caldo ha un grande potere …

scioglie il ghiaccio …

e lo trasforma in vapore!

 

 

Ora la mente …

(che intanto dell’orgoglio s’è liberata, perciò risvegliata …)

s’è dissolta completamente in tante piccole gocce

che dall’alto osservano prudentemente

senza che mai … possano scomparire …

e pronte a tornare per aiutare le altre a capire …

 

<<E il vento, perché soffia impetuoso …

formando le onde in superficie

per poi cessare improvvisamente?>>

 

Sei curioso …

Potremmo paragonarlo all’ira …

che a causa d’un’emozione

può essere travolgente come la sfrenata passione,

che per un istante … travolge la ragione …

 

<<E la terra?>>

Un’altra realtà

o anch’essa un’illusione …

che sperimenta, probabilmente,

chi s’è “solidificato” nella propria verità …

evidentemente ignota pure alla religione …

UN “DOC

 … <<Provo ad immaginare, non mi costa nulla e mi dà il senso di una bellezza suprema. Dal mio sgabello attorno alla tovaglia (sono uno nel gran numero d’invitati alle nozze di Cana …) non perdo di vista Gesù, tutto quello che fa, dice, rileva, sottolinea …. Dice uno ad un altro: “Ma sì, è il figlio del falegname di Nazareth”. Glielo spiega in aramaico, suoni aspirati e gutturali. Invece che dire Gesù, come facciamo noi oggi nella dolcezza dell’italiano, pronunciando pressappoco Jeoshua. Forse, dà un colpo di glottide. Ma sì, Jeoshua, quello stravagante, che ragiona del cielo e della terra, parla per allusioni ed è sempre in giro con una brigata di tifosi … Guardo le sue mani: il Calvario è lontano. La bella fronte è ampia: manca molto alle spine. Gli occhi – sono sicuro – incantano: non li ha nessuno come lui, contengono tutto ciò che sarà detto, la luce, l’annuncio della luce. E quando il vino è finito, capisco che quella donna di quasi cinquant’anni, che parla sottovoce con Jeoshua, dev’essere sua madre o non gli si rivolgerebbe così in confidenza: è la moglie del falegname col figlio al centro della festa, tutti che hanno alzato sempre le coppe a lui per un gesto spontaneo, irrinunciabile. La donna insiste, la donna dà ordini. Sono curioso, vedo io stesso i servi che vanno verso le giare di pietra. Con autorità indiscussa l’uomo più evidente della tavolata ha comandato: “Riempitele d’acqua”. I servi eseguono.  Tutti hanno sentito. Cosa capita e perché? Cana allibisce, io spaurisco, se ne parlerà per secoli, se ne dirà per sempre: l’acqua di Galilea, acqua di pozzo, fresca, buona, ma soltanto acqua, è diventata vino. È inaudito, non s’era mai visto, nessuno è in grado di farlo. È un miracolo! La sposa e lo sposo s’allietano senz’ancora sapere di dove venga il nuovo vino, il maestro di tavola va sorprendendosi. Si beve, si brinda di nuovo, riparte l’allegrezza della festa. Solo i servi hanno toccato con mano e stravedono: loro sanno di avere attinto acqua e acqua soltanto. E, adesso, vedono i calici colmi di succo d’uva e i commensali inebriarsi. Chi è mai questo Gesù, venuto a nozze, che non s’è sottratto alla richiesta di sua madre ed ha agito da Dio? Quante se ne sono dette sullo sposalizio di cana. Gli esegeti mi fanno sempre paura: delibano un fatto evangelico, lo girano e lo rigirano, ne ricavano significati, sentenze, antefatti, linee di pensiero, cavilli, contrapposizioni certosine. Io dico che i poveri servi di Cana non avranno potuto farlo. Si saranno detti e ripetuti fino ad annichilire: c’era acqua e, ormai, c’è vino. Solo un Dio, provvido e amabile e festoso e attento, può fare questo per uomini seduti attorno a lui. Per me, la chiave è questa: Dio sa di cosa ha bisogno l’uomo, e lo fa suo commensale. Gli propone: stiamo insieme; il vino – il meglio – ce lo metto io. E vino vuol dire di sicuro: io, Cristo, non vi lascerò più soli, negletti, spauriti, in preda alle domande. Ci sono e ci sarò. Parlatene anche a mia madre, lei ed io c’intendiamo sulle urgenze degli uomini. Rimonto sul mio ciuco immaginario. La strada è sempre lunga, faticosa, giorni buoni, giorni di piombo. E quel vino di Cana sempre là. Un “Doc”, si capisce. A denominazione di origine controllata: dalla fede alla storia.>>

 (Fonte: Giorgio Torelli, “La pazienza di Dio“. © 1984 De Agostini, pag. 34-36, stralcio)

7 risposte a IMMAGINAZIONE

  1. Pingback: MEDITAZIONE | Mondi alternativi

  2. L'amico Mauro ha detto:

    … Perciò quel che si dice a proposito del riscaldamento …
    http://www.repubblica.it/ambiente/2015/08/02/news/clima_obama_accelera_sui_tagli_alle_emissioni_di_gas_serra-120291467/
    … potrebbe essere dovuto al cambiamento?
    😀

    “Un cambiamento di vibrazione:
    Il riscaldamento globale è un indicatore del fatto che la Terra sta cambiando la propria vibrazione energetica: esso infatti stimola le molecole a ruotare più velocemente. Tutto è vibrazione, incluso il vostro corpo e la Terra su cui vivete” …
    Fonte: http://www.fisicaquantistica.it/spiritualita/che-cosa-ascensione

  3. orchideagialla ha detto:

    Un’opera grandiosa
    da cui scaturirà
    una Terra Meravigliosa
    http://itachifan.iobloggo.com/489/lopera

  4. Pingback: AMORE | La Vita è Poesia

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