III MILLENNIO

I bambini del III millennio, a prescindere dalle fantasiose denominazioni che sono state loro attribuite, sono Anime coscienti delle difficoltà che dovranno affrontare per ripristinare l’originaria bellezza dello stupendo pianeta che li ospita. Non dobbiamo dar loro conoscenza, dato che la loro supera di gran lunga quella in nostro possesso … (pensate all’abilità che li caratterizza, insieme alla spiccata curiosità che li porta ad usare con estrema facilità i moderni strumenti tecnologici che noi, invece, utilizziamo con difficoltà …), dovremmo, piuttosto, dar loro la possibilità di sviluppare in armonia e libertà i loro talenti e le loro abilità. Essi dovrebbero essere trattati sempre con dolcezza, in modo da sentirsi amati e benvoluti poiché apprezzano molto la gentilezza, ma occorre anche richiamarli, con compassionevole fermezza, quando sbagliano, spiegandogli l’errore e la corretta azione. In ogni caso l’educazione dovrebbe passare prioritariamente attraverso l’esempio, senza ipocrisie. Sarebbe anche bello poter disporre del tempo necessario per riuscire a fargli sentire la nostra vicinanza e l’interesse per ogni loro iniziativa. Si dovrebbero invece evitare forzature in attività/studi per cui non si sentono portati. È bene ricordare sempre che i bambini veicolano energia nuova e che per trattare con loro non si possono usare vecchi modelli, quindi meglio non ascoltare i consigli degli “esperti” ed affidarsi all’istinto. Importante è incitarli nell’affrontare la loro missione innovatrice: il mondo di domani dipende da loro, non da noi. I bambini del III millennio stanno nascendo in un tempo di profonda trasformazione, mentre è in atto un salto quantico che coinvolge tutta la popolazione. Essi sono qui per aiutare coloro i quali non hanno ancora riscoperto il proprio potenziale interiore, e che, per questo motivo, non riescono a comprenderli né a ridestarsi dal torpore in cui sono caduti … inconsapevolmente. Molte cose si stanno muovendo, compresa la spiritualità che sta nascendo sulle ceneri delle superate tradizioni culturali e religiose. Ciò sta avvenendo dapprima nei singoli individui che, innalzando la loro consapevolezza, contribuiscono ad elevare poi la coscienza Unitaria, in un processo inarrestabile che coinvolgerà l’intera umanità, pronta ad accogliere una nuova verità, che è sì personale ma nello stesso tempo globale, in quanto ha trasceso i superati concetti del bene e del male … UNA realtà, eccezionale, dove la dualità, sempre presente, sta lasciando il posto all’equilibrio, il terreno stabile su cui saranno poggiate le solide fondamenta che dovranno sopportare lo straordinario peso delle incognite che ci riserva l’evoluzione …

Questi “bambini” sono contraddistinti dalla vivacità

e dalla gioia di vivere che tanto sembra spaventare la “moderna” società …

essi hanno la spiccata capacità di comprendere con estrema velocità

i limiti della mente condizionata …

e non hanno problemi a metterne in risalto limiti e lacune …

mentre, contemporaneamente, utilizzano il loro talento …

per abbandonare “immediatamente” l’immanente,

e vivere perennemente nell’ incanto … 

EDUCAZIONE

Educare gli adolescenti? «Non vorrei più sentirne parlare». È forte la provocazione dello psichiatra Tonino Cantelmi, professore di cyber-psicologia all’Università Europea di Roma e presidente dell’associazione Psichiatri e psicologi cattolici (Aippc).
«La verità è che per cambiare gli adolescenti c’è più che mai bisogno di adulti. E gli adulti non ci sono: sbiaditi, insensati, inconsapevoli».

Professore, è un giudizio durissimo.

il seguito al seguente indirizzo:

Cambiare i giovani? No, sono gli adulti che vanno rieducati