Io,
il Sé
e TE,
pur essendo TRE
L’ “io” …
è l’illusoria, separata, individualità
(perennemente attaccata alla materialità)
è l’anima,
il frammento di dio in me
(la connessione con la spiritualità)
E TE …
Sei la vera divinità
quella che tra i due
si posiziona
TRINITÀ
… <<La Trinità non si comprende che nell’esperienza di non-dualità, perché la Trinità è un’esperienza, non una formula teologica. La formulazione teologica non coglie mai la sua verità, per cui Il mistero della Trinità va ritrovato al di là del Concilio di Nicea, che ha posto in stallo la teologia. “Il risveglio al mistero non ha niente a che vedere con i dogmi sulla trinità, sull’incarnazione, sulla redenzione … È tutto l’edificio trinitario che crolla. Perché esso è ancora solo nome e forma”. I greci hanno fatto della Trinità un mito, i latini un concetto astratto. E così il dogma centrale del cristianesimo è “inutile” nella vita normale e ordinaria del cristiano, perché egli non la vive, è per lui solo un’astrazione.>> …
(Fonte: Marco Vannini, “Oltre il cristianesimo”. © 2013 Bompiani, pag. 296-297)
nella sua apparente differenza
dalle Trinità delle altre religioni
diventa facilmente comprensibile
soltanto attraverso la personale esperienza
che scaturisce a seguito dell’incontro