VOLONTARIA-MENTE

 

Tra i pellegrini che in questi giorni

stanno passando per la capitale …

ci sono pure i pensionati

ed altre persone stanche …

che vorrebbero farsi perdonare i peccati,

(i cattivi pensieri fatti sulle banche …)

per poter poi andare, serena-mente,

al di la del bene e del male

 

C’è infatti chi afferma che, voluta-mente,

per essere salvate … urgente-mente …

esse abbiano dovuto usare il denaro

di chi per una vita aveva risparmiato,

depositandolo in titoli ed obbligazioni

consigliate da chi avrebbe dovuto essere fidato …

 

Tutto è successo in una notte

<<non si poteva fare altrimenti>>

… o almeno questi sono i commenti …

di chi ha voluto scongiurare il fallimento …

d’un sistema che non è capace, evidente-mente …

d’ attuare un drastico cambiamento …

 

Ma ora s’alza imperiosa la voce

di chi non ne può più

di stare su quella croce …

… no, non parlo di Gesù …

Lui, si sa, se ne sta tranquillo lassù …

… in attesa di tornare quaggiù …

 

… ma del probabile errore commesso dai governanti

che credevano … forse … inconsapevolmente,

che sarebbe stato sufficiente, essere un potente,

per sfruttare la povera gente …

 

Esiste la soluzione?

Non credo sia sufficiente la misericordia

o la compassione …

 

Forse sarebbe meglio pensare …

che in questo momento,

come per i peccati …

si dovrebbe attuare,

per crediti e debiti,

 il totale azzeramento!

 

La carità … conoscete la verità?

Essa viene posta in essere, semplice-mente,

quando “ognuno” contribuisce, volontaria-mente …

mediante le sue effettive possibilità …

 

  

BUONE NOTIZIE

<<Il Vangelo, e cioè la buona notizia su Dio e quindi sulla nostra vita, è che per incontrarLo non dobbiamo uscire dalla nostra vita, cercarlo nello splendore del più alto dei cieli, ma il Verbo si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi (vd. Gv 1); non in una purità rituale che non riesce ad intaccare il nostro peccato perché “Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo rese peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare, per mezzo di lui, giustizia di Dio” (2Cor 5,21). Non è un Dio geloso del suo mistero ma ‘colui che è di natura divina non si considera un tesoro geloso ma spoglia se stesso assumendo la condizione di servo e diviene simile agli uomini (vd. Fil 2); e dimostra la sua divinità non nel chiedere conto a tutti da giudice supremo ma nel farsi obbediente fino alla morte e alla morte di croce (vd Fil 2)>> ….

Fonte: http://www.caritas.vicenza.it/contentfiles/12/rel_Trabacchin_22_10_07bis.pdf