IN QUEL TEMPO

 

In quel tempo …

inevitabilmente,

ci saranno coloro i quali

negheranno con forza

la veridicità della resurrezione,

per come la racconta la religione …

 

Voi care Anime

che l’avete sperimentata personalmente

testimoniate senza timore,

compassionevolmente,

tra la gente

la meravigliosa esperienza

che ha innalzato la vostra coscienza

e non vi preoccupate se la mente,

continuamente, testardamente,

continuerà ad ostacolare, in chi v’ascolterà,

la riconnessione con la propria Essenza …

 

Ciascuno è libero di scegliere

se arrendersi o meno all’evidenza …

poiché, sicuramente,

è sulla giusta Via chi è felice e gode …

della propria esistenza …

 

<<E chi fosse ancora preda dell’incoscienza?>>

 

Preoccuparci di costui

non è di nostra pertinenza,

poiché senza alcun dubbio …

interverrà, all’occorrenza,

la divina provvidenza …

Informazioni su L'amico Mauro

https://astronascenteblog.wordpress.com/chi-sono/ ?
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40 risposte a IN QUEL TEMPO

  1. marzia galanti ha detto:

    Gesù è effettivamente risorto dalla morte?
    E’ davvero importante che lo abbia fatto o meno?
    Il cristianesimo crollerebbe senza la risurrezione di Gesù Cristo, come viene affermato in 1Corinzi 15:12-19?
    Se Gesù non è risorto dalla morte, il credo cristiano non ha ragione di esistere.
    Uno degli avvenimenti meglio documentati del mondo antico è proprio la risurrezione di Gesù Cristo dalla morte.

    Quando a Gesù, durante un confronto con i capi religiosi dell’epoca, venne chiesto un segno come dimostrazione che fosse realmente il Messia promesso, Egli rispose: “Soltanto un popolo malvagio e senza fede come questo avrebbe potuto chiedermi un’altra prova, ma non vi sarà dato nulla, eccetto il segno del profeta Giona. Perché come Giona rimase dentro al grosso pesce tre giorni e tre notti, così io, il Messia, resterò sepolto nel cuore della terra tre giorni e tre notti” (Matteo 12:39-40).
    Il segno della resurrezione doveva distinguere Gesù da chiunque altro fosse mai vissuto ed avrebbe indicato che Egli era il Figlio di Dio (Romani 1:4).

    Le Sue apparizioni vengono raccontate da testimoni oculari, ai quali Gesù apparve vivente per un periodo di quaranta giorni dopo la Sua crocifissione: “Gesù apparve agli Apostoli diverse volte, dando loro molte prove della sua risurrezione.
    In quelle occasioni, parlò loro delle cose che riguardavano il Regno di Dio” (Atti 1:3).
    L’Apostolo Paolo scrisse, nel 56 d.C. circa, che più di 500 persone contemporaneamente avevano visto il Cristo risorto e la maggior parte di esse era ancora vivente nel momento in cui egli stava scrivendo (1Corinzi 15:6).
    Lo scrisse come una sfida per coloro che avrebbero rifiutato di crederci, quasi invitandoli ad avere un colloquio con quelli che lo avevano visto al fine di stabilire se Cristo fosse davvero risorto.

    Le prove storiche sono più che sufficienti per soddisfare la curiosità di ogni onesto ricercatore, questo è vero non solo perché esistono molte prove a favore della risurrezione, ma anche per la mancanza di qualsiasi prova a favore di una spiegazione alternativa.
    Ci vuole maggiore fiducia per credere alle spiegazioni alternative alla risurrezione, che non alla risurrezione stessa.
    Il giornalista agnostico Frank Morrison aveva intenzione di scrivere un libro che confutasse la risurrezione di Cristo.
    Dopo parecchie ricerche, egli mutò parere e divenne credente in Gesù Cristo.
    Egli scoprì che Cristo fu sepolto pubblicamente di venerdì, ma la domenica mattina il corpo non era più nel sepolcro.

    Ora, se Gesù non era risorto dalla morte, qualcuno ne aveva portato via il corpo.
    Vi erano tre gruppi di persone che avrebbero potuto avere la possibilità di impadronirsi del corpo: i Romani, i Giudei, oppure i Discepoli.
    I Romani non avrebbero avuto alcun motivo di sottrarre il corpo, in quanto intendevano mantenere la pace in Palestina, mentre la sottrazione del corpo di Cristo non avrebbe giovato alla realizzazione di questo obiettivo.
    Inoltre, i soldati romani avevano ricevuto il comando di impedire che il corpo fosse sottratto.
    Sicuramente, i Giudei non presero il corpo, in quanto l’ultima cosa che essi desideravano era che si potesse proclamare la risurrezione.

    Come è scritto in Matteo 27, furono loro a chiedere una stretta sorveglianza del sepolcro; perciò se avessero preso il corpo per non farlo rubare ad altri, perché non lo avrebbero esposto alla visione di tutti per dimostrare che Cristo non era risorto, come i discepoli di Gesù annunciavano?
    I discepoli di Gesù non avevano alcuna ragione di sottrarre il corpo; infatti, quasi tutti erano perseguitati ed uccisi per la loro testimonianza che Cristo era vivo.
    Inoltre la religione che essi professavano esortava a dire la verità e non a mentire.
    La spiegazione più logica è che Cristo è risorto ed i testimoni oculari lo affermano in modo chiaro.
    I discepoli di Gesù forse non vantavano l’insegnamento scientifico che abbiamo oggi, ma conoscevano di sicuro la differenza che passa tra un uomo morto ed uno vivo.

  2. L'amico Mauro ha detto:

    Anche questa è una scelta …
    crederti vorrei …
    ma come posso
    se neanche so …

    Chi sei?


    😀

  3. marzia galanti ha detto:

    Dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza reciproca. La coscienza non è la stessa per tutti. Quindi, mentre essa rappresenta una buona guida per la condotta individuale, I’imposizione di questa condotta a tutti sarebbe un insopportabile interferenza nella libertà di coscienza di ognuno

  4. marzia galanti ha detto:

    Chiedere scusa è la supercolla della vita. E’ in grado di riparare qualsiasi cosa.

  5. L'amico Mauro ha detto:

    IO ancora ci spero …
    ma morire … si può davvero?

    MORIRE SI PUÒ?


    😀

  6. marzia galanti ha detto:

    Chi non si propone almeno una volta nella vita di essere santo, è un porco.

  7. L'amico Mauro ha detto:

    In quel tempo …
    cioè ora … proprio in questo istante …
    meglio conosciuto col nome di presente …
    accadrà, a chi è pronto veramente …
    di provare un’emozione a dir poco …
    entusiasmante …
    https://emozionilibere.wordpress.com/info/#comment-501
    😀

  8. marzia galanti ha detto:

    Ciao! Scusami se ti scrivo di nuovo, ma c’è un’altra domanda che ti volevo fare. Un dubbio che ho da un po’ di tempo e tu potresti essere la persona adatta per avere una risposta.
    È un dubbio relativo alle religioni. Io sono sempre stata cattolica (almeno ufficialmente), ma non condivido alcuni aspetti del cattolicesimo. Ad esempio la figura del sacerdote, intermediario tra Dio e l’uomo, non l’ho mai presa molto sul serio. Così come il sacramento della confessione. O il fatto che se non vado a messa la domenica, faccio peccato mortale. Insomma per molte cose non mi convince. Però mi piace l’ambiente parrocchiale e in particolare l’azione cattolica, dove noi giovani ci riuniamo e parliamo anche di temi attuali. Non c’è invadenza nella preghiera, ma c’è un confronto e un dialogo costruttivo.
    Da poco ho scoperto la religione cristiana evangelica e guardo volentieri i video delle prediche dei pastori, che fanno riflettere sui vari insegnamenti biblici. Lì ci sono molti aspetti che condivido a livello di dottrine, ma ho provato ad avvicinarmi agli evangelici del mio paese e sono molto invadenti.
    È come se volessero importi quando pregare, come pregare e a me questo crea disagio, perché vivo la fede e la preghiera in modo intimo e personale. Accetto il dialogo e il confronto, ma poi devo essere io nel mio cuore a trovare il momento giusto per accostarmi a Dio. L’elemento comune per me è credere in Gesù, nel suo Amore e nel fatto che Lui è il nostro Cristo Salvatore.
    La mia domanda è: c’è qualcosa di sbagliato se prendo ciò che di positivo c’è delle due religioni, senza per forza dover fare una scelta? Agli occhi di Dio è sbagliato essere semplicemente cristiani senza appartenere veramente a una religione? Spesso questi dubbi mi fanno sentire in colpa e mi fanno stare male e quindi volevo un tuo parere.

    Grazie in anticipo.

    Rossella

    Ciao Rossella,
    la domanda che poni se la pongono in molti.
    Semplicemente cristianiComunemente la cultura e l’esperienza religiosa inducono a ritenere che per dirsi cristiani e seguire davvero Gesù sia necessario far parte di una chiesa. In realtà ciò che Gesù ha detto in modo chiaro è che sono due i comandamenti da seguire (e che, in realtà, inglobano tutto l’insegnamento biblico): «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo precetto. Il secondo poi gli è simile: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due precetti dipendono tutta la Legge e i Profeti» (Mt 22, 37-40).
    Questa è la risposta che Gesù dà, nel racconto che Matteo ci fornisce, alla domanda, rivoltagli da un fariseo, su quale sia il precetto più grande (i farisei, lo sottolineo per chi non lo sapesse, costituivano una delle “correnti” della religione ebraica, molto aderente alla Scrittura e a una serie di disposizioni pratiche che ne derivavano, con conseguenti precetti orali).

    Nell’insegnamento di Gesù, questa risposta occupa un ruolo cruciale, perché segna ciò che il Maestro considerava essenziale e indispensabile: amare Dio e amare il prossimo. Ciò significa che sono queste le due azioni che un uomo che vuole seguire Gesù deve compiere. Quando lui sottolinea che da questi due precetti dipendono la Legge e i Profeti, intende chiaramente che tutta la Bibbia (la Legge indica la Torah, cioè i primi cinque libri biblici, i Profeti indicano i testi profetici) è espressione di questi due comandamenti.

    Hai usato spesso il termine “religione”. Io credo che sia preferibile definire “religione” il Cristianesimo, e poi parlare di “confessione” per indicare le varie declinazioni del Cristianesimo: confessione cattolica, confessione evangelica, etc.

    Per venire direttamente alla tua domanda, far parte di una chiesa, che dobbiamo intendere prima di tutto nel significato originario del termine greco, ekklēsía, cioè assemblea, adunanza, riunione, vuol dire condividere con un gruppo di persone la propria fede in Gesù Cristo. Le prime comunità cristiane, infatti, furono chiese nel senso di insieme di persone che professavano la stessa fede in Gesù Cristo. Poi il concetto ha subito delle modifiche. Senza entrare quindi in una lettura storica − che in questa domanda non credo sia particolarmente rilevante −, posso dire che trarre vantaggio dal frequentare luoghi in cui persone cristiane si incontrano e si confrontano è sicuramente positivo. Fare della frequenza di un determinato luogo (o di una determinata chiesa) un elemento indispensabile per dirsi cristiani o, addirittura, qualcosa che, se non fatta, costituisce un peccato o una mancanza, credo non sia corretto.

    Ogni chiesa cristiana ha le sue peculiarità, il suo modo di leggere e interpretare i testi, persino il suo modo di credere cosa sia giusto e cosa non lo sia. Io ritengo che essere cristiani voglia dire amare Dio (ovviamente Gesù) e il prossimo. Se un uomo o una donna hanno nel cuore un amore assoluto per Dio e per il prossimo, certamente non potranno sbagliarsi e non avranno bisogno di altro per essere in comunione con Lui.

    Dio è interessato al tuo cuore e alla sincerità del tuo amore, non alle chiese che frequenti o ai sacramenti che ricevi. A mi piace sottolineare che “solo Dio basta”.
    Perciò, permetti a te stessa di incontrare liberamente Dio, fuori da ogni chiesa o istituzione, ma, se ne trai giovamento, continua a frequentare punti di incontro in cui sono presenti altri cristiani (siano essi cattolici, evangelici o di qualunque altra confessione), traendo il meglio da queste esperienze. Il confronto e la condivisione
    della propria fede, se vissute in modo corretto e senza imposizioni, sono situazioni positive.

    Concludo dicendo che il Cristianesimo richiede una caratteristica fondamentale a ognuno di noi: essere liberi nella mente e nello spirito, perché solo così possiamo essere liberi di seguire la strada che Dio ha scelto per noi (e ognuno ha la propria!).
    La chiesa può essere una cosa in più, se si gradisce il contesto che propone, ma deve rimanere qualcosa di aggiuntivo. Ciò che è indispensabile non è un sacramento o un luogo in cui pregare, ma Dio stesso.

    Un caro abbraccio

  9. L'amico Mauro ha detto:

    Cervello?

    CHI VUOI ESSERE?

    … “È tutto quello che vogliamo dirvi, per ora. È qualcosa che dovete digerire nella vostra logica e spiritualità, no? Pensateci e chiedete al vostro intuito: «È vero? È possibile che il cervello Umano sia solo un facilitatore di qualcosa di più grande?» Queste informazioni iniziano a spiegare alcune misurazioni che non siete mai riusciti a spiegare prima con le credenze convenzionali sulla biologia. Iniziano a spiegare come mai, quando un Essere Umano prende certe decisioni, all’improvviso sembra che il cervello controlli meglio il corpo. Come mai la salute del corpo può cambiare repentinamente, guarire se stessa, chiedere un tipo diverso di cibo e avere una saggezza biologica? Che cosa provoca la remissione spontanea? Miei cari, se non foste connessi, non avreste niente di tutto questo. Pensateci: il cervello non vi ha dato niente di tutto ciò. Il cervello ha semplicemente facilitato la connessione tramite quel piccolo cavo: la Fonte Creatrice, la luce bianca” …
    Estratto da: http://www.stazioneceleste.it/kryon/145K_2015.htm
    😀

  10. Pingback: LUNA DI MIELE | Emozioni, l'espressione fisica dell'amore

  11. L'amico Mauro ha detto:

    “Ci stai dunque dicendo che …
    quando cadranno anche gli ultimi veli …
    https://dany90dinozzo.wordpress.com/quando/
    in quel tempo … tutti, singolarmente,
    conosceranno il Nuovo Mondo
    e finalmente s’aprirà, gloriosamente …
    https://amicidimauro.wordpress.com/2014/03/25/il-regno-dei-cieli/ ?”

    Sì, è così, probabilmente …
    quello sarà il momento in cui ognuno,
    al di là della mente …
    proverà quell’incredibile emozione …
    però mi raccomando, questo è un segreto da rivelare con …

    DISCREZIONE


    😀

  12. Pingback: IL NUOVO DIO | La Nuova Era

  13. L'amico Mauro ha detto:

    … 113. “I suoi discepoli gli chiesero, ‘Quando verrà il regno?’
    ‘Non verrà cercandolo. Non si dirà ‘Guarda, è qui!’, oppure ‘Guarda, è lì!’ Piuttosto, il regno del Padre è sulla terra, e nessuno lo vede’.” …
    Fonte: https://giuseppemerlino.wordpress.com/2011/01/10/vangelo-di-tommaso-testo-integrale/
    😀

  14. orchideagialla ha detto:

    In quel tempo …
    sarà una grande emozione …
    http://lungolavia.iobloggo.com/246/l-abreazione
    assistere, uniti, alla

    CELEBRAZIONE


  15. Pingback: TORNERÒ? | Mondi alternativi

  16. Pingback: STABILITÀ | Emozioni, l'espressione fisica dell'amore

  17. Daniele ha detto:

    … “Ben presto EGLI RITORNERÀ” …
    c’è da crederci … è la verità …
    dato che sempre ci sarà
    chi tal concetto predicherà …

    Uno a caso?
    Eccolo qua … 🙂
    http://sebirblu.blogspot.it/2016/09/tuona-alta-la-voce-nella-tempesta-egli.html

  18. Pingback: UN ALTRO MESSIA? | La Nuova Era

  19. L'amico Mauro ha detto:

    Quando arriverà quel tempo … anche TU …
    avrai compreso chi è Gesù …

    GESÙ?


    poiché Lui nascerà di nuovo, non è utopia,
    https://astronascenteblog.wordpress.com/rinascita/
    e sarà l’ora dell’Epifania …
    https://astronascenteblog.wordpress.com/epifania/

  20. Pingback: FIRMAMENTO – astronascenteblog

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