L’ULTIMA

 

Ormai lo sa tanta gente …

la “mistica unione” è interiore

ed accade, improvvisamente,

incredibilmente, sempre nel presente,

quando si raggiunge il giusto equilibrio

tra cuore e mente

 

Non può essere provocata artificialmente

ed è d’ostacolo la conoscenza

per chi, ancora, personalmente,

non ne ha fatta l’esperienza

 

Lo so,

questa informazione,

può anche apparire superflua,

suscitare diffidenza,

in chi pensa d’aver compreso il modo

in cui, sorprendente-mente,

lavorerebbe l’evoluzione della coscienza

 

… ma siccome Sono dotato …

d’infinita pazienza,

avendo sentito parlare d’una bellissima danza,

spero viva-mente che anch’essa

possa contribuire a far cadere

l’ultima superstizione

cui s’aggrappa, con decisione,

chi ha paura d’affrontare con coraggio

il meraviglioso viaggio

che conduce all’autoconoscenza …


Informazioni su L'amico Mauro

https://astronascenteblog.wordpress.com/chi-sono/ ?
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8 risposte a L’ULTIMA

  1. L'amico Mauro ha detto:

    Chiara-mente … per cuore e mente
    s’intendono femminile e maschile …
    ormai lo sa tantissima gente …

    MASCHILE E FEMMINILE


    … tra quella che mi segue … assidua-mente …
    😀

    UNIONE e CON-FUSIONE
    “Maschile e femminile convivono in ciascuno di noi, caratterizzando l’uno il nostro aspetto cosciente, l’altro la nostra dimensione inconscia. Ogni cultura e civiltà, nel rimuoverla inconsapevolmente, ha causato lo smarrimento dell’umanità.
    La colpa, probabilmente, è attribuibile alla errata interpretazione della figura dell’Ermafrodita, descritta dalla mitologia di tutti i popoli antichi, compresa quella greca . Platone ne parla nel Simposio. Ne parla la Gnosi che così spiega la partenogenesi di Gesù generato dal femminile e maschile di Maria; ne parla Clemente Alessandrino, maestro di Origene, che allude all’androginia di Cristo …
    https://astronascenteblog.wordpress.com/androginia/
    … e più recentemente la mistica cattolica con Gerog Koepgen, la cui opera, “La gnosi del Cristianesimo”, ebbe prima l’imprimatur e poi fu messa all’indice; ne parla a più riprese l’alchimia con i simboli della coniunctio oppositorum, e da ultimo Jung che vede nell’ermafrodita un archetipo decisivo nella dinamica psichica di ciascuno di noi. L’ermafrodita è il simbolo del nostro inconscio dove tutto è indifferenziato e da cui l’umanità si è emancipata attraverso le differenze instaurate dalla ragione, che distingue il maschile dal femminile, il giorno dalla notte, la causa dall’effetto. Di questo indifferenziato abbiamo esperienza nei sogni dove l’assenza della coscienza “con-fonde” tutte le cose per cui io sono ad un tempo maschio e femmina, adulto e bambino, dove naufraga lo spazio e il tempo, dove non vige il principio di non contraddizione e tantomeno il principio di causalità. Di questa “con-fusione” dei codici, l’ermafrodita è il simbolo nell’accezione greca di syn-ballein che significa “mettere assieme”.
    Tutto ciò che è inconscio si proietta , per cui la parte femminile dell’uomo si riflette nella donna che si sceglie perchè lo rispecchia
    https://astronascenteblog.wordpress.com/specchio/
    … così come la parte maschile della donna si riflette nell’uomo che la ritrae. Scissa dalle proprie radici inconsce, la coscienza si inaridisce, diventa unilaterale, diventa “diabolica”, dal greco dia-ballein che significa divisione, separazione, massima distanza da sè. E questo perchè la nostra totalità psichica ospita la coscienza come “un cerchio minore in un cerchio maggiore”, dice Jung, e trascurare tutto ciò che coscienza non è non consente alcuna creazione artistica, poetica e neppure religiosa. Fuoriusciendo dall’inconscio per costruire la nostra identità di genere, e all’inconscio ritornando per prendere contatto con la nostra componente sessuale, diventiamo uomini e donne “interi” come dice Platone, e come in qualche modo allude San Paolo quando dice che “erano due in una sola carne”: Il pensiero antico era profondo. Viene da chiedersi se tanta infelicità dell’uomo di oggi non dipenda da un eccesso di razionalità conscia che più non ha rapporto con il proprio inconscio , se tanta violenza maschile non dipenda dall’aver rimosso la propria dimensione femminile, e se tanta acquiescenza femminile non sia dovuta alla rimozione del proprio maschile. Se questo è vero l’ermafrodita è un simbolo che reclama la nostra attenta riflessione.”
    Che dire? Semplice-mente grazie, al bravissimo autore
    al di là dell’appartenenza, dello stesso, a qualsiasi religione …

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