L’ERRORE

 

L’identificazione,

senza dubbi e/o ripensamenti,

ad una causa dai fini non evidenti …

per quanto possa apparire morale,

potrebbe essere errata per definizione?

 

La singolarità … che,

inconsapevolmente, viene indotta a sacrificarsi

per una presunta verità basata sul di-vino amore,

(pur non trovando, quello, riscontro nella realtà …)

può considerarsi schiava della religione

che continua a perseverare nel proprio errore?

 

Riuscire a liberarsi della moralizzazione

può consentire d’approdare

alla tanto agognata realizzazione?

 

È probabile, perché …

l’abbandono d’ogni certezza

e della ricerca del proprio Sé,

a favore della personale esperienza,

delle opportunità che offre l’esistenza …

potrebbe essere la via più sicura

per raggiungere l’ambita ed agognata bellezza

visibile a chi riesce ad elevare la propria coscienza …

oltre il velo della superiore intelligenza …

 

E TU“?

IO?

Non mi lamento …

da quando ho saputo che il peccato più grande

è il venire meno … al proprio talento …

 

 

L’UOMO ASCETICO

“Quando la Vita rinuncia alla sua potenza generativa diviene solo vita animata da uno spirito sterile” … Venire meno “alla forza affermativa della Vita è un fatto che la clinica psicoanalitica incontra regolarmente: se la tendenza reattiva s’impossessa del soggetto, l’orizzonte della vita si restringe, si coarta. La Vita che non si centra più su se stessa, ma sull’invidia sterile verso l’altro, diviene vita morta, priva di slancio, di forma attiva, di generatività; diviene vita malata. L’uomo del sacrificio si dispone all’interiorizzazione piuttosto che all’espressione della sua forza. La vita interiore prende il posto della Vita: ruminazione incessante, abnegazione, auto colpevolizzazione, risentimento, sacrificio di sé. È la crudeltà specifica dell’uomo ascetico: immolare se stesso nel nome dell’ideale (una vita senza desideri?). in questo senso l’uomo religioso – ‘il prete’, secondo Nietzsche – è l’incarnazione più radicale del fantasma sacrificale: la mancanza, la finitezza, il desiderio, sono vissuti solamente come una degradazione dell’unico vero mondo, quello incorruttibile dell’aldilà. Per questo ‘l’asceta tratta la Vita come un cammino sbagliato … come un errore che si confuta’. Si tratta d’una ostilità fondamentale, d’un odio ostinato della vita verso la Vita.” …

(Fonte: Massimo Recalcati, “Contro il sacrificio”. © 2017 Raffaello Cortina Ed., pag. 15, 55-56, stralcio)

 

Informazioni su L'amico Mauro

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2 risposte a L’ERRORE

  1. Daniele ha detto:

    Sai cosa penserà di TE
    la tanta gente che ancora crede?

    TU Sei … sicura-mente …

    UOMO


    senza fede …
    https://astronascenteblog.wordpress.com/2018/01/23/fede-e-fiducia/
    🙂

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