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La poesia non cerca seguaci,

cerca amanti

Che dire?

È sicuramente una frase affascinante

che, probabilmente,

mette d’accordo tutti quanti

 

recitata, superbamente,

da Alessandro Gasman,

per conto del “Corriere della Sera”

nell’ultima campagna natalizia

a favore di Amnesty International

 

Cosa c’entra tutto questo

con la persuasione?

C’entra perché volevo dire che,

con la “Mia” poesia,

IO

ho cercato, semplicemente,

di darvi …

 … <<La possibilità di attraversare il mare del continuo divenire della contingenza o samsara attraverso la Conoscenza che permette “di rimettere le ali e volare verso la Libertà”. All’universale si accede non con la mente discorsiva ma con una facoltà superiore che, come dice Plotino, «tutti hanno ma ben pochi usano»: il noûs-intelletto della tradizione platonica o la buddhi per il Vedanta. La conoscenza è quindi di ordine “tradizionale” vale a dire che origina dal Principio, dall’Essere stesso e come tale è di ordine non-umano. Inoltre, essa è “una e una sola” e perciò non è appannaggio di un popolo o di un’epoca determinati. Essa, nello spirito della più pura Tradizione conoscitiva sia dell’Oriente che dell’Occidente, rifugge da qualsiasi opera di proselitismo e di convincimento mentale-manasico, mentre è aperta a tutte quelle note che possano chiarire aspetti della conoscenza tradizionale e che fungano da elementi di “persuasione” intesa nel senso platonico di intimo riconoscimento di verità.

 Tale “persuasione” è perciò opera della facoltà noetica nell’uomo (e non di quella mentale) e in quanto tale è scevra da qualsiasi forma di settarismo, distinzione, contrapposizione, autoaffermazione. La sua modalità è quella del dialogo e della compartecipazione di cuore tese allo svelamento della verità-realtà e solo di quella>> …

 

Estratto da: http://www.vidya.org/index.php –  chi siamo

 

… e per fare ciò …

… ho consacrato molto del …

 

“MIO” TEMPO

 … <<”In un certo senso”, egli disse, “un’anima è tanto meritevole d’aiuto quanto un’altra; in un senso più profondo forse non è così. Non crediate che io sia indifferente alle sofferenze del più debole, per il fatto che consacro il mio tempo e la mia attenzione ai migliori. Come gli angeli consolatori, io vado dove sono maggiormente necessario. Soltanto i più forti possono imparare ciò che io ho da insegnare. I deboli sono affidati ai Messia ed ai loro seguaci. Tuttavia, tra noi ed il Messia vi è fraternità e reciproca corrispondenza. Ognuno lavora nel proprio campo. I Messia aiutano i più, noi aiutiamo i meno. La loro messe di ricompensa in amore è più copiosa della nostra, ma noi non lavoriamo per ottenere una ricompensa più di quanto essi facciano. Ognuno segue la legge del suo essere. Per essere amato da tutti gli uomini, un Maestro deve essere conosciuto da tutti gli uomini, mentre noi ci manifestiamo soltanto a pochi individui scelti. Perché, domanderete, non seguiamo anche noi la via dei Messia? Perché occorre mantenere l’equilibrio. Per ogni gran lavoratore in vista degli uomini ve n’è un altro che lavora nell’ombra. Quale specie di Maestro è di maggior valore? La domanda è oziosa. Il Nord ed il Sud sono dipendenti l’uno dell’altro e vi sono due poli in ogni calamita>> …

 Fonte: Emma Barker, “La Vita dopo la morte” (pag. 107). © 2001 Hermes Edizioni.

 

Video associato:

Legge di polarità

Informazioni su L'amico Mauro

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2 risposte a SEGUACI

  1. Raul111 ha detto:

    Si però non mi sento del tutto persuaso,

    e invero ti dirò: ” La poesia non cerca amanti
    ma trova sentimenti viandanti”,

    ciao Mauro!

  2. L'Amico Mauro ha detto:

    … l’importante è Essere in tanti
    ed Uniti guardar davanti …
    Ciao Michele

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