UN SOGNO

… <<Sono venuto a mani vuote

ed a mani vuote me ne dovrò andare.

Questo è un sogno:

qui nulla m’appartiene>> …

ora l’ho compreso

e questa esperienza

Vi voglio raccontare

 

Lo so è difficile

per chi nella Vita

non ha fatto altro

che accumulare

ma non posso tacere

perché chiunque, ora,

oltre i suoi limiti

– se vuole –

può vedere

 MAYA

 … <<Questo è il momento in cui una persona inizia a diventare religiosa. Se in questo mondo qualcosa ti appartiene, non sei ancora pronto per essere religioso. Vieni a mani vuote, e a mani vuote te ne vai. Una volta che lo comprendi, ogni cosa diventa ovvia, come un lampo di luce. Questo mondo non può essere la tua dimora – al massimo è la sosta di una notte … “Al mattino ce ne andremo”. Una volta che percepisci questa sensazione – sei qui solo momentaneamente, non puoi possedere nulla, non puoi avere nulla, in questo mondo – la tua Vita diventa un sogno, ciò che gli hindu chiamano “maya” (illusione). Questa è la definizione di maya: qualcosa che sembra essere tua, ma non lo è; qualcosa che sembra essere reale, ma non lo è; qualcosa che sembra essere eterna, ma è solo momentanea – qualcosa fatta della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni. Se non lo comprendi, continui a fare cose che, in ultima analisi, si dimostreranno insignificanti. … Il giorno in cui viene la morte, tutta la tua vita si rivela priva di significato. Di fronte alla morte, vedrai che le tue mani sono vuote – ed hai lavorato sodo! Hai vissuto in angosce ed ansie atroci, per cose che non possono essere possedute. Non è nella natura delle cose la possibilità di possederle. Il possesso è impossibile, perché tu sei qui solo per alcuni istanti. Le cose erano qui prima di te, e le cose saranno qui dopo di te … servitene, usale, ma non farti possedere da esse. Tu vieni e vai, il mondo permane …

 SII UN OSPITE

 .. Sii un ospite e non iniziare a sentire e a credere di essere il padrone di qualcosa che appartiene a questo posto. In questo modo la tua vita cambia immediatamente; in questo caso la tua vita prende una nuova sfumatura, un nuovo colore, una nuova dimensione. Quella dimensione è la religione. Una volta che lo comprendi, hai bisogno di un’iniziazione – l’iniziazione all’altro mondo. È accessibile, proprio dietro l’angolo. Una volta che questo mondo è compreso in quanto semplice sogno, l’altro si schiude davanti a te.>> …

 L’ALTRO MONDO

 “L’altro mondo” è lo stesso che Giovanni il Battista prima e Gesù dopo hanno definito “Il Regno dei Cieli”. Entrambe sono stati uccisi, sono passati più di duemila anni e qualcuno … sta ancora aspettando quel Regno … <<Ora, finalmente, un dubbio enorme inizia a sorgere nella mente di tanta gente. Il prete dal pulpito continua a ripetere che quel Regno è vicino … ma quelle parole non hanno più alcun significato. Il prete stesso sa che non sono più pregnanti. Continua a ripeterle … ma non ci crede più neppure lui. È un’interpretazione sbagliata. “Il regno dei cieli” non è da associarsi alla “fine del mondo”, affatto: tu finirai! Quando Giovanni il Battista disse: “Pentitevi, poiché il Regno dei cieli è vicino”, non volle mai dire che questo mondo sarebbe finito. Intendeva semplicemente dire che tu saresti finito, e “prima di morire” avresti dovuto stabilire un contatto con “l’altro mondo”. Se i tuoi occhi rimangono colmi dell’illusione del mondo ove hai conosciuto il possesso, la gelosia, l’invidia, l’odio … (l’io/ego),  non riusciranno a vedere l’altro.

 IL RISVEGLIO

 Nel momento in cui i tuoi occhi conseguono la limpidezza, improvvisamente, davanti a Te scorgi la bellezza. Il vecchio mondo scompare per lasciare posto al nuovo, proprio come, al mattino, allorché ti svegli, scompare il mondo dei sogni ed un altro mondo schiude la sua porta. Il Regno di Dio è una realtà e questo mondo (il vecchio) è solo una creazione della tua mente>> …

 “Osho – Lasciate che i morti seppelliscano i propri morti”

(Titolo originale “Come Follow Yourself, vol. 1 by Osho ©  1984 Osho International Foundation)

Edito in Italia da © 2006 Il Minotauro srl ISBN 88-8073-144-0 (pag. 74- 77, stralcio, con modifiche a cura dell’autore del blog)