Sì, ho deciso! Parto, me ne vado! Quante volte abbiamo pensato di farlo? Tante vero? Eppure non ci riusciamo. È così difficile fuggire da … se stessi. E così c’inventiamo mille palliativi. Noi uomini desideriamo una nuova auto, o, meglio ancora una bella moto. Che ci vuole? La compriamo, la prepariamo, la lucidiamo e siamo così pronti per la “messa in moto”, sogniamo spazi aperti, il vento nei capelli, il profumo dell’aria a “primavera”, la libertà. Le donne sognano invece una nuova casa, dei mobili nuovi, un viaggio, un nuovo amore. Tutti desideri bellissimi che solo alcuni hanno il coraggio d’esaudire, e che, in ogni caso, dopo, ci lasciano con l’amaro in bocca. Perché? Perché il vero viaggio che dobbiamo intraprendere non è verso una meta sconosciuta ed inesplorata ma interiore. Dobbiamo tuffarci, senza paura, dentro noi stessi. Prima però dobbiamo vivere la nostra vita, giungere a capire, dopo tanto peregrinare, che esaudire i desideri non ci da il sollievo che stiamo cercando. Occorre coraggio, un grande coraggio, per abbandonare tutte le nostre idee, ammettere che esse sono solo la costruzione mentale di una personalità che si è piegata al volere degli “altri”. Ci siamo fatti influenzare dai genitori, dalla religione, dalla scuola, dalla politica, dai pensieri altrui. Dunque noi non siamo ciò che crediamo di essere e ce ne rendiamo conto quando riusciamo ad ottenere quel qualcosa che ci faceva apparire l’altro soddisfatto. Ora che ci siamo riusciti, che abbiamo ottenuto quello che volevamo, non siamo più soddisfatti, guardiamo altrove, un altro obiettivo da raggiungere, un altro traguardo, là sul futuro, ci concentriamo su di esso e diamo tutti noi stessi per raggiungerlo. E quando lo raggiungiamo, ancora una volta ci rendiamo conto che non abbiamo trovato la felicità. Allora dov’è che si nasconde questa benedetta felicità? Intesa non come un momento di gioia per aver raggiunto un determinato obiettivo, ma come uno stato dell’essere che si protrae senza interruzione (la beatitudine). Appare chiaro e quasi scontato che essa si nasconde nell’Amore. Ma non nella relazione, perché finché avremo bisogno dell’altra/o non avremo trovato il Vero Amore. Le relazioni sono solo delle brevi illusioni che ci preparano all’incontro con l’ “infinito”; che è sempre stato con noi, dentro di noi, in attesa di essere riscoperto. Come? Intanto vivendo pienamente la nostra vita, senza scansare i problemi che invece vanno affrontati e superati (altrimenti ritornano) in quanto è proprio da loro che troviamo maggior arricchimento. Quindi, quando sarà il momento, ed a seguito delle scelte giuste che avremo fatto nella nostra vita, improvvisamente, in un istante ci sentiremo avvolti da un’ondata d’energia cui non potremo rimanere indifferenti, essa ci farà riscoprire quel talento, nascosto in ognuno di noi, attraverso il quale potremo servire il prossimo. Ed è proprio nell’applicarci in questo servire il prossimo che inizieremo ad Amare veramente. E più c’impegneremo più impareremo ad Amare e più saremo ricambiati. Perché è proprio così che funziona, quando finalmente giungeremo ad Amare in modo disinteressato e sincero saremo anche pronti a ricevere Amore che ci aiuterà a raggiungere livelli sempre più elevati di consapevolezza. Quello sarà il momento in cui potremo affrontare il viaggio di ritorno, pronti per dire: “VADO”! Avendo ritrovato la strada di Casa.
E così,
finalmente beato,
potrò apprezzare
la meravigliosa bellezza
del Creato.
LA BEATITUDINE
Tutto quel che mi accade d’importante
tutto quel che conferisce
alla mia Vita
il suo contenuto meraviglioso:
l’incontro con una persona amata
una carezza sulla pelle
un aiuto nel bisogno
il chiaro di luna
una gita in barca sul mare
la gioia che dà un bambino
il brivido di fronte alla bellezza
tutto questo si svolge totalmente
al di fuori del tempo
Che io incontri la bellezza
per un secondo o per cent’anni
è del tutto indifferente
Non solo la beatitudine
si ritrova fuori dal tempo
ma essa nega anche ogni relazione
tra il tempo e la Vita
(Stig Dagerman, tratto da: “Il nostro bisogno di consolazione”)
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Mettere in moto qualcosa …
… “Siete cresciuti con le vostre regole, come le regoli sociali. Alcune cose sono state accettabili per gli uomini e altre per le donne. Tutte queste distinzioni stanno scomparendo in questo nuovo ciclo, che vi diciamo, carissimi, è un ciclo molto più grande. Questa è l’altra parte che desideriamo condividere con voi oggi, perché queste impronte si intersecano vicendevolmente. Questo è successo molte volte sul pianeta Terra per piantare dei semi importanti dei quali tutti gli umani avranno bisogno in futuro per sopravvivere come razza di esseri e portare quella luce da Casa. Mai prima d’ora siete stati consapevoli dell’intersezione delle linee temporali. Eccovi qui con mesi di anticipo ad iniziare a prepararvi per capire che cosa potete fare per mettere in moto qualcosa. Ognuno di voi può iniziare una nuova vita, potete iniziare una nuova espressione; potete iniziare qualcosa di grande o piccolo, o semplicemente pensare di iniziare qualcosa. Mettere in moto qualcosa non significa che deve essere perfetto o che dovete seguire quel preciso percorso.” …
Fonte: http://www.stazioneceleste.it/lightworker/lightworker_2014_12.htm
😀
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Parti subito però.
Sono pronto … e con ME …
😀
Si ma non partire di cervello però😂😂😂
Dai, lasciami fare … 😀
anch’IO, come TE, voglio …
https://amicidimauro.wordpress.com/2015/05/05/scappare/