… “Sarà utile comprendere dove ha origine l’ego (io), comprenderne le radici. Quando nasce, il bambino è completamente indifeso, inerme, soprattutto il piccolo dell’uomo: senza l’aiuto dei suoi genitori non può sopravvivere. Quasi tutti i cuccioli degli animali possono sopravvivere senza i genitori, senza una società, senza una famiglia; e se a volte hanno bisogno d’aiuto, è per poco: pochi giorni, pochi mesi al massimo. Ma il piccolo dell’uomo è così indifeso che deve dipendere dagli altri per anni. È lì che si deve cercare la radice. Come mai tanta vulnerabilità crea l’ego? Il bimbo è indifeso, dipende dagli altri, ma questa debolezza viene erroneamente interpretata dalla mente ignorante, e lui immagina di essere il centro dell’universo. Il bambino pensa: <<Ogni volta che piango, la mamma accorre subito; ogni volta che ho fame, mi basta fare un cenno e mi offre il suo seno. Ogni volta che mi bagno, mi basta piagnucolare ed arriva subito qualcuno a cambiarmi>>. Il bambino cresce come un imperatore mentre, in realtà, è completamente indifeso e dipendente da coloro i quali lo aiutano a sopravvivere. Non sono loro a dipendere dal bambino, è il bambino che dipende da loro ma, secondo l’interpretazione della mente infantile, questa situazione è la prova che lui è il centro del mondo: tutto esiste solo per lui. E il mondo del bambino all’inizio è ovviamente molto piccolo: consiste nella madre, nella balia e, marginalmente, nel padre; il mondo del bambino è tutto lì. Queste persone lo amano e lui, crescendo, diventa sempre più egoista; si sente il centro dell’intera esistenza: è in questo modo che si crea l’ego. Ha origine dalla dipendenza e dal senso di profonda impotenza. In realtà la condizione del bambino è l’esatto opposto di ciò che lui crede; non esiste una giustificazione reale alla creazione di un simile ego. Ma il bambino è completamente ignorante, non è in grado di capire la complessità della situazione, non ha modo di sapere che è del tutto indifeso: crede di essere un dittatore! E per il resto della sua vita cercherà di restare un dittatore: diventerà un Napoleone, un Alessandro Magno, un Hitler; tutti i vostri presidenti, i primi ministri e i dittatori sono infantili, cercano di ricreare la stessa situazione che hanno vissuto da piccoli: vogliono essere il centro dell’intera esistenza. Il mondo dovrebbe vivere e morire con loro; il mondo intero è la loro periferia ed essi ne sono il centro, il senso della vita è dentro di loro. È ovvio che il bambino trovi naturale questa interpretazione, perché ogni volta che la mamma lo guarda, le legge negli occhi che lui è il senso della sua vita; quando arriva a casa il papà, sente di essere il senso ultimo della vita del padre. Questo continua per tre o quattro anni, i primi anni di vita sono i più importanti, nell’esistenza di una persona non ci sarà più un periodo così ricco di potenziale. Gli psicologi affermano che dopo i primi quattro anni lo sviluppo del bambino è pressoché completo… egli è diventato un egoista! E con l’ego nascono tutti i nostri problemi. L’ego non ti permetterà d’innamorarti. L’ego vorrebbe che tutti si arrendessero a te e non ti permetterà di arrenderti a qualcun altro; e l’Amore accade solo quando ti arrendi! Obbligare l’altro ad arrendersi è odioso, distruttivo; non è amore. E se non c’è Amore, la tua vita sarà senza calore, senza poesia. Potrà essere concreta, matematica, logica, razionale… ma come si fa a vivere senza poesia?”…
Fonte: Osho – “Innamorarsi dell’Amore” (pag. 28-29 e 33) © 2010 A. Mondadori Editore – I Edizione Oscar spiritualità gennaio 2011. © 2008 by Osho International Foundation (ISBN 978-88-04-60511-9)
Cosa accade dopo i 4 anni? È il tema che ho già trattato, sempre grazie ad Osho, in un altro mio intervento dal titolo “La caduta di Adamo” (21/04/2010)
Molto interessante ciò che ho letto. Vorrei aggiungere che, secondo me, il bambino da quando nasce non va mai trattato come un re…..viziato…MA deve essere curato e raddrizzato come una piantina e cioè deve ricevere tutte le cure necessarie ma mai assecondarne i capricci e le pretese assurde..forse, forse educato in questo modo il suo ego crescerebbe meno prepotente.
Fermi sì! Ma con Amorevolezza … in questo modo non verrà meno la sua “lucentezza”!
L’ORIGINE DELLA VITA
… “La metafisica vedantina vede l’origine della vita come un’unità da cui è nata tutta la molteplicità dei fenomeni. Perciò la manifestazione della vita viene paragonato all’irradiazione originata da un Centro Assoluto. Nel Vedanta dicono che l’origine della coscienza è avvenuta con una “rottura” dell’originario stato indifferenziato in cui il soggetto e l’oggetto erano un’unica realtà.
Allo stato di fusione tra esistenza, conoscenza e beatitudine è seguita la scissione cioè la “caduta” nell’identificazione particolare del soggetto con una parte della realtà. Perciò è sopraggiunto l’oblio di questa originaria esistenza divina, e l’inizio dell’ignoranza e del dolore: è così che è iniziata la nostra percezione duale. La condizione primitiva finì con l’identificazione che ci fece perdere la totalità e fece sorgere il dualismo di soggetto e oggetto” …
Estratto da: http://lacompagniadeglierranti.blogspot.it/
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