… “Sembrerebbe dunque che in questa vita, e dopo non poche vite, io mi sia preparato a fare in modo che l’Essere che IO Sono possa avere un terreno genetico favorevole agli avvenimenti che arriveranno, e che sono già cominciati. Perché?
Mi è stato detto in un sogno che devo riportare in salvo tutti quelli che si erano smarriti nel deserto di Negev, è il ruolo che devo interpretare in quanto trasmettitore. Il
deserto del Negev si trova a sud d’Israele. È là che è stato seppellito Abramo. Il deserto del Negev rappresenta gli esseri in relazione con IS RA EL, il cui nome deriva da ISIDE, scampata da Atlantide, RA, scampato da Atlantide, ed ELOHIM. Si tratta dunque di aiutare tutti quelli che hanno avuto la loro sessualità femminile completamente bloccata allo stadio animale.
E’ questo il grosso problema che ha causato che noi restassimo un po’ primati – dico un po’ per essere gentile – Il giorno in cui la nostra parte femminile riemergerà, noi saremo realizzati.
Coloro che si sono smarriti nel deserto del Negev, siamo tutti noi. Ed è a causa di questa energia che si ha la pretesa di diventare proprietari di un essere umano, perché esso appare essere nostro figlio, nostra moglie o nostro marito, o nostro parente, nostro fratello, nostra sorella. Ora, più vi sono degli <<m>>, mio, mia, miei, più si è lontani dalla verità, poiché in effetti, sulla terra, non c’è che un solo essere, un solo Umano con più di 6 miliardi di cellule. E forse il doppio o il triplo di cellule che sono non-incarnate, costituiscono il corpo energetico di quell’umanità, dove vivono i morti, che
non sono per niente morti.” …
Estratto da: “AcquaDiamante” di Joel Ducatillon (pag. 9)
P.S. In base alle mie attuali “conoscenze” mi sento di poter affermare che, ciò che ho evidenziato con il colore: giallo (scritto con caratteri rossi) sono falsità; verde (scritto con il carattere nero evidenziato), sono invece verità! Ma, chiaramente, ciascuno di Voi è libero d’interpretare in base alla propria realtà.