I SERVITORI DELL’UMANITÀ
… “Tutti i veri servitori dell’umanità saranno riconosciuti dai propri compagni negli eventuali contatti nella vita. Un ampio significato viene dato dai membri di questo gruppo alla parola <<spirituale>>; infatti essa significa per loro, strenuo sforzo teso verso il miglioramento, l’elevazione, la comprensione dell’umanità; ciò include tolleranza, comunione sintetica internazionale, comprensione di ogni religione, e tutte le tendenze del pensiero che hanno attinenza allo sviluppo esoterico dell’essere umano.
Si tratta di un gruppo dunque che non ha una Bibbia o Sacra Scrittura e una terminologia propria; non ha un credo o una formulazione dogmatica della Verità. L’impulso o il movente, di ognuno e di tutti è l’Amore di Dio che si esprime come Amore del prossimo, poiché essi conoscono il vero significato di <<fratellanza>>, senza distinzione alcuna di razza. La loro vita è consacrata al Servizio volontario, reso gioiosamente, in completa assenza di egoismo, senza riserve.
Soltanto ai fratelli maggiori della razza umana sono noti i membri di questo gruppo; ma non vi sono registri esoterici in cui i nomi siano iscritti; e per essere annoverati fra essi sono soltanto tre i requisiti principali:
1. presenza di un certo grado d’unione fra l’Anima ed il suo meccanismo, nonché allineamento attivo, generalmente ancora raro nella maggioranza degli uomini, dell’Anima, della mente e del cervello;
2. il cervello deve essere telepaticamente sensibile, a volontà, in due direzioni: e cioè deve essere cosciente del mondo delle Anime e degli uomini;
3. capacità di pensiero sintetico astratto. Il che metterà l’uomo in grado di sormontare tutte le barriere di religione e di razza. La presenza di tale requisito assicura anche la fede nella continuità della Vita e quindi della Vita dopo la morte.
L’accrescersi del gruppo e delle sue idee sarà lento, costante, sicuro. Il gruppo già esiste: non deve essere formato e organizzato, perciò non è necessario che i componenti di esso sentano alcun senso di responsabilità, né si credano obbligati a svolgere attività tese ad attirare quei discepoli che hanno scelto di agire soggettivamente. Tali non sono i metodi approvati dai Fratelli Maggiori dell’umanità né è questa la maniera con la quale Essi stessi lavorano.
Ognuno di voi sa se è o no uno dei Nuovi lavoratori, se ha assunto l’atteggiamento richiesto verso il proprio lavoro, se segue il metodo soggettivo.
Piccoli gruppi sorgono via via qua e là, i cui membri rispondono alla nuova nota: ed alla loro ammissione al Gruppo Mondiale vegliano discepoli attivi; non sono però essi che organizzano i gruppi: questi si formano a mano a mano che qualche essere umano, in un punto qualsiasi della terra, si risveglia alla nuova visione o s’incarna per prendere il suo posto scelto dalla sua Anima, nel lavoro teso ad aiutare l’avvento della Nuova Era. I nuovi gruppi non mostrano alcun segno di separatività, né alcun sintomo di ambizione personale o di gruppo; riconoscendo la loro unità con tutto ciò che esiste, offrono al mondo esempio di vita pura, di potere costruttivo, di attività creativa, subordinatamente al proposito generale, all’ideale di bellezza e di fratellanza. Forse nei primi stadi dell’integrazione gli appellativi di amicizia, di cooperazione, di solidarietà, sono quelli che meglio ad essi si addicono. Dogmi e dottrine non li interessano e la loro caratteristica predominante è anche assenza assoluta, sia individuale che di gruppo, di spirito di critica e di pregiudizi. Ciò non deriva dall’incapacità di vedere gli errori, o scarsa facoltà di discernere il giusto dall’ingiusto – tutt’altro: la falsità, l’impurità, la debolezza sono riconosciute dal Nuovo Servitore per quello che veramente sono, ma evocano soltanto amorevole comprensione e desiderio d’aiutare…
Lo farete? Volete aiutare il Nostro lavoro in ogni possibile modo, tanto come personalità dedicate al servizio, che come anime sulla Via illuminata? L’umanità ha bisogno d’Amore e di Luce, la Gerarchia ha bisogno di canali e di collaboratori in Terra, e ciò può trarre da Voi tutto quel che avete da dare ed evocare l’anima (unica vera ricompensa del discepolo) nel potere e nell’Amore. E così sarà, se dimenticherete il sé minore (io/ego).
Così, il discepolo procede di stadio in stadio, da luce a luce, da percezione a percezione, da forza ad energia, dalla polarizzazione nella personalità all’integrazione egoica e quindi dall’anima allo Spirito, dalla forma alla Vita. Ha esplorato tutte le vie della conoscenza; è disceso nelle profondità, nell’inferno e nelle valli; ha scalato il monte dell’iniziazione, e da quella vetta si è lanciato oltre lo spazio ed il tempo; ha perduto ogni interesse per sé ed è un punto focalizzato di pensiero della mente di Dio. Posso dirvi di più? Credo di no, fratelli miei. E così pongo fine a questa serie d’istruzioni: la mia responsabilità in proposito è terminata. Ora incomincia la vostra.
Tutto quel che spero e per cui prego è che la vostra volontà individuale possa fondersi nella volontà divina, che la rivelazione aumenti sempre più, e che percorriate con accresciuta risoluzione il Sentiero che va dalle tenebre alla Luce, dalla morte all’immortalità.
Possano l’Amore e la Luce risplendere sul vostro cammino,
e possiate a tempo debito e col minimo indugio possibile stare davanti
all’iniziatore e raggiungere le file di Coloro Che – attivamente e coscientemente – Amano i Loro simili, lavorano come Energie ricostruttrici e rigeneratrici e per sempre SERVONO”.
dell’opera: “RIFLETTICI”, dagli scritti di Alice Bailey e dal Maestro Tibetano
Djwhal Khul. Gratuito su http://www.purocuorefranoi.com/riflettici__antologia_.html