Ego e consapevolezza

 … “Perché l’ego è sempre pronto a lottare?

In ogni momento sei pronto a saltare addosso a qualcuno,

a litigare, a discutere, ad arrabbiarti.

Come mai l’ego è sempre alla ricerca della lotta?

Perché quest’ultima è il suo carburante.

Attraverso la lotta, l’ego si sente potente; grazie al conflitto, esiste: l’ego è la violenza più profonda che ci sia e, se vuoi rafforzarlo di più, dovrai lottare in continuazione. Ogni giorno, per ventiquattr’ore, dovrai lottare contro qualcuno o qualcosa: è necessaria la presenza di un nemico, in modo che tu possa sentirti sfidato ed in conflitto, e così mantenere l’ego.

L’ego ha bisogno di una guerra permanente, come mai? Innanzitutto, tramite la guerra accumula energia. In secondo luogo: l’ego ha sempre paura, quindi è sempre pronto a lottare. L’ego non può mai essere libero dalla paura, come mai? Perché è una falsa entità, non è naturale, non è parte del Tao: è un’invenzione umana, artificiale, che devi tenere in piedi continuamente; se ritiri il tuo sostegno anche solo per un istante, sparisce; da qui nasce la sua paura. Quindi, sei costantemente sul chi vive. Se tu vivessi senza ego per un giorno, avresti una grandissima sorpresa, resteresti allibito: cos’è successo a quell’ego che ti trascinavi dietro da vite intere? Un giorno è stato sufficiente a farlo sparire, e questo perché ha bisogno di rifornimenti costanti: va nutrito, non è un fenomeno naturale, non dispone di una fonte continua di energia.

L’esistenza continua in modo perpetuo, eterno; ha in sé qualcosa di immortale, che non si esaurisce. Questo albero può morire, ma sarà immediatamente sostituito da un altro; l’energia passa dall’uno all’altro. Il tuo corpo morirà, ma la sua energia passerà in un altro corpo. In profondità anche tu, come ogni altro elemento presente nell’esistenza, disponi di una fonte eterna ed inesauribile di energia. Hai bisogno di carburante per il corpo: se non mangi e non bevi morirai. Se non mangi, morirai entro tre mesi; se non bevi, morirai entro tre settimane; se non respiri, morirai entro tre minuti. Il corpo ha sempre bisogno di combustibile, perché non è un fenomeno eterno.

Viceversa per la consapevolezza non occorre alcun combustibile: quando questo corpo muore, la tua consapevolezza si dirige verso un altro utero.

La consapevolezza è un moto perpetuo, è energia infinita:

non ha inizio ne fine.

Non è mai cominciata né mai finirà; ecco perché, quando diventi una cosa sola con la consapevolezza, non c’è paura. La paura scompare solo quando incontri la fonte eterna, ciò che è immortale e non può morire.

E l’ego è molto fragile: ad ogni istante è sull’orlo della morte. Chiunque può ucciderlo: è sufficiente un gesto, uno sguardo. Qualcuno ti guarda, ed il tuo ego è in difficoltà: quell’uomo sembra un nemico; basta un gesto di ostilità nei tuoi confronti ed hai paura, perché l’ego è fragile. È una cosa delicata, artificiale, falsa che va mantenuta. Ecco perché c’è tanta paura… e in mezzo a questa paura, a questo oceano, riesci a creare qualche isola di coraggio. Altrimenti le cose si complicherebbero troppo.

Tu pensi di essere coraggioso, ma anche l’uomo più codardo del mondo si ritiene coraggioso. Ecco un’altra questione complessa. L’ego ha paura, perché la morte può venire in qualsiasi momento: la morte dell’ego può verificarsi in amore, nella preghiera, in una qualsiasi relazione profonda l’ego dovrà morire. Persino se guardi una rosa senza pensare, l’ego dovrà morire; anche una rosa può ucciderlo: è debolissimo, fragilissimo, ha la consistenza dei sogni. Non ha il minimo spessore. Ha paura, è letteralmente terrorizzato e sotto sotto pensa sempre alla morte… eppure tu credi di essere coraggioso. Questo coraggio, questa assenza di paura, questo pensare: <<io non sono un codardo>> sostengono l’ego. Se invece arrivi a riconoscere ed a comprendere che l’ego è un codardo –questa è la verità: <<Io sono un codardo>>–, se davvero comprendi che questo ego ha paura e nient’altro, non lo terrai più in vita. Lo abbandonerai: perché portarsi dietro una malattia? Purtroppo la malattia è nascosta e tu non la ritieni tale; anzi, la scambi per il tuo stato di buona salute.”…

 Fonte: Osho – “Il candore della dignità”. © 2010 RCS Libri S.p.A. I ed. Tascabili Bompiani
marzo 2010 (pag.112-113).
© 1974 International copyright by Osho International Foundation

 

Informazioni su L'amico Mauro

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10 risposte a Ego e consapevolezza

  1. . ha detto:

    Il vero traguardo è raggiungere la consapevolezza..Molto profonde le tue riflessioni.Buona giornata Mauro

  2. Rebecca ha detto:

    Buongiorno Mauro, ora devo uscire ma quando torno lascio qui un mio pensiero Rebecca

  3. Rebecca ha detto:

    Lascio qui la storia dei due Fratelli Gemelli, perche credo che misono gia tanto espresso al fato del Ego..Ci sono due bambini stretti tra le pareti dell\’ utero materno che parlano tra di loro. Per maggiore chiarezza chiameremo questi due gemelli Ego e Spirito. Spirito dice a Ego:< So che per te sarà difficile da accettarema credo veramente che dopo la nascita ci sia una vita>. Ego risponde< Non essere ridicola. Guardati attorno. Non esiste altro che questo. Perché devi sempre pensare a qualcosa che sta oltre questa realtà? Nella vita devi accettare il tuo destino. Mettiti Comoda e dimentica tutte queste sciocchezze sulla vita dopo la nascita>. Spirito si tranquillizza per un po’, ma la sua voce interiore non sa rimanere silenziosa a lungo.< Ego, adesso non ti arrabbiarti, ma ho qualcos\’altro da dire. Io credo anche che esista una Madre>.< Una Madre!> scoppia a ridere Ego.< Come fai a essere così assurda? Non hai mai visto una Madre. Perché non puoi accettare l\’idea che non esista altro che questo? L\’idea di una Madre è folle. Tu sei qui, sola con me. Questa è la sola realtà. Adesso afferra saldamente quel cordone e vai nel tuo angolo e smettila di essere così stupida. Credimi, non c\’è nessuna Madre>. Riluttante, Spirito interrompe la conversazione con Ego,ma la sua inquietudine ha ben presto la meglio.< Ego> implora,< per favore, ascolta senza rifiutare la mia idea. In qualche modo Io sento che le costanti pressioni che entrambi avvertiamo, quei movimenti che a volte ci fanno stare così scomodi, quei continui cambiamenti di posizione e quella sensazione di essere sempre più avviluppati via via che cresciamo, ci preparano per un posto di luce splendente, e noi lo sperimenteremo molto presto> <Adesso capisco che sei completamente pazza> risponde Ego.Finora hai conosciuto soltanto il buio. Non hai mai visto la luce. Come può anche solo sfiorarti una simile idea? I movimenti e le pressioni che senti sono la tua realtà. Tu sei un essere distinto e separato. Questo è il tuo viaggio. Oscurità e pressioni e la sensazione di essere avviluppata fanno parte della tua vita. Dovrai combatterle finché vivrai. Ora afferra il tuo cordone e stai tranquilla, per favore>. Spirito si rilassa per un po’, ma poi sbotta un\’altra volta. <Ego, ho ancora una cosa da dire, una sola, e poi non ti annoierò più>.< Continua> risponde Ego impaziente. <Io credo che tutte queste pressioni e questa scomodità non solo ci condurranno verso una luce celestiale nuova, ma che quando la sperimenteremo, incontreremo la Madre faccia a faccia e conosceremo un\’estasi che supera qualsiasi cosa abbiamo sperimentato fino a questo momento>.<Sei veramente matta, Spirito. Ora ne sono profondamente convinto>.

  4. L'amico ha detto:

    Ciao Rebecca. Sì lo so che ci siamo espressi tante volte sull\’Ego, sull\’Amore, sull\’ascensione. Non posso far altro che ripetermi.Ma lo faccio volentieri. C\’è sempre la possibilità che qualcuno/a leggendo e rileggendo decida di abbandonare i propri schemi mentali ed avventurarsi verso l\’ignoto. Per raggiungere, come giustamente afferma Carolyn … "la consapevolezza".Grazie. Buona giornata. Vi Amo.

  5. Rebecca ha detto:

    E ti dico caro Mauro dobbiamo dirlo ogni giorno, perché se smettiamo, viene dimenticato.. importante camminare verso la coscienza altrimenti vince il nostro Ego.. e LUI ha già combinato tanti guai ti voglio bene Pif ☀Rebecca

  6. Robert Khepri ha detto:

    Ciao Mauro. Condivido al 100% questo testo di Osho. Quello che penso in merito a questo argomento è ben riassunto da questa citazione: "Il faut abandonner la personalité pour retrouver votre je". Ti saluto con stima e affetto, caro amico, grazie per questo interessante spunto di riflessione.

  7. L'amico ha detto:

    Ciao Robert. Ti ringrazio per il Tuo gradito commento. Spero che esso possa essede d\’aiuto ad altre persone affinché possano apprezzare il pensiero di questo grande uomo, il quale, come Gesù, Buddha, Lao Tzu e tanti altri, è testimone dell\’Unica Verità… l\’Amore!

  8. py ha detto:

    il mio ego….spinge sul pedale della rabbiala mia consapevolezza mi fa venire il nodo in gola…ora…mentre leggo tutto questo e la storia di Rebecca…

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